lunedì 20 ottobre 2008
OOPArt è un termine che deriva dall'acronimo inglese Out of Place Artifacts (reperti o manufatti fuori posto), coniato dal naturalista americano Ivan Sanderson per dare un nome ad una categoria di oggetti di difficile collocazione storica. Essi sono tutti quei reperti archeologici o paleontologici che, secondo le comuni convinzioni riguardo al passato, si suppone non siano potuti esistere nell'epoca a cui afferiscono le datazioni iniziali.
Un piccolo esempio.
Le Statuette di Acambar
Vicino a El Toro e dall'altra parte della cittadina, presso il monte Chivo, furono scoperte oltre 33.000 figurine in ceramica. Manufatti simili trovati in zona furono associati alla cultura pre-classica di Chupicuaro (dall'800 a.C. al 200 d.C.). L'autenticità dei ritrovamenti di Julsrud fu messa in discussione in quanto l'enorme collezione includeva dei dinosauri; la maggior parte degli archeologi ritiene che i dinosauri siano estinti da 65 milioni di anni, e la loro conoscenza da parte dell'uomo é limitata agli ultimi 200 anni. Se questo é vero, non é possibile che l'uomo li abbia visti e raffigurati 2.500 anni fa. Tra il 1945 e il 1946, il direttore di archeologia della zona di Acambaro, per conto del Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico, era Carlos Perea.Etichette: OOPART
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