venerdì 29 febbraio 2008

La Depressione

La depressione è un disturbo sicuramente diffuso tra la popolazione generale e quindi molto ben conosciuto.Sembra, infatti, che ne soffra dal 10% al 15% della popolazione, con una diffusione maggiore tra le donne. Generalmente chi ne soffre mostra un umore depresso, una marcata tristezza quasi quotidiana e tende a non riuscire più a provare lo stesso piacere nelle attività che provava prima. Le persone che soffrono di depressione, si sentono sempre giù, l’umore ed i pensieri sono sempre negativi. Sembra che presentino un vero e proprio dolore di vivere, che li porta non riuscire a godersi più nulla.Oltre a questi sintomi primari, succede che le persone che soffrono di questo disturbo ne presentino altri, quali: un appetito aumentato o diminuito; un aumento o una diminuzione del sonno; spesso un marcato rallentamento motorio o, al contrario, una marcata agitazione; una marcata affaticabilità; una ridotta capacità di concentrarsi; una tendenza molto forte ad incolparsi, a svalutarsi; pensare al suicidio.Chi soffre di depressione può soffrirne in modo acuto (cioè presenta delle fasi di depressione molto acute ed improvvise, che magari tendono a scomparire da sole o con una terapia) oppure soffrirne costantemente, anche se in forma leggera, con alcuni improvvisi momenti di peggioramento.Spesso i parenti spronano chi ne soffre a reagire, a sforzarsi. Questo ovviamente in buona fede, senza rendersi conto che ciò tende a far sentire chi ne soffre ancora più in colpa. La cosa migliore da fare è aiutare chi ne soffre a riprendere le proprie attività, assumere un'adeguata terapia farmacologica ed intraprendere una psicoterapia.

Disturbo Bipolare

L'avevo promesso, e adesso parlerò un pò della materia che mi compete, la psicologia, prendendo dei disturbi il cui nome è comune a molti ma non tutti conoscono il sintomo che le caratterizza!

Il disturbo bipolare non è particolarmente frequente nella popolazione generale, è un disturbo serio e invalidante, che merita una certa attenzione. Chi soffre di questa condizione tende a presentare fasi depressive seguite da fasi maniacali. Le fasi depressive sono caratterizzate da un umore particolarmente basso, una marcata e profonda tristezza e dalla sensazione che non ci sia più nulla in grado di dare piacere. Inoltre, durante queste fasi, il sonno può facilmente aumentare o diminuire, così come l’appetito; concentrarsi su un’attività diventa più difficile. A volte la disperazione ed il senso di vuoto sono così marcati che le persone pensano al suicidio.Le fasi maniacali, in alcuni casi, sono esattamente il contrario delle fasi depressive. Sono caratterizzate, infatti, da un umore particolarmente euforico, dalla sensazione che tutto sia possibile e da un ottimismo eccessivo. Le idee ed i pensieri si accavallano rapidamente nella mente ed a volte diventano così veloci che spesso diventa difficile seguirli. Il comportamento diventa disorganizzato ed inconcludente. L’energia è tanta che spesso chi attraversa queste fasi non sente il bisogno di mangiare o dormire ed ha la sensazione di poter fare qualsiasi cosa, a tal punto da commettere azioni impulsive o compromettenti. In altri casi, tuttavia, la fase maniacale non è caratterizzata da umore euforico, bensì disforico, ovvero da un senso costante di rabbiosità e ingiustizia subita, intolleranza, irritabilità e, spesso, vera e propria aggressività, mancando la capacità di valutare adeguatamente le conseguenze delle proprie azioni. Generalmente le fasi depressive tendono a durare maggiormente rispetto a quelle maniacali: di solito le prime durano da qualche settimana a qualche mese, mentre le seconde da una a due settimane.A volte il passaggio da una fase all’altra è immediato, a volte, invece, intercorre un periodo di umore normale. Solitamente una fase insorge lentamente, mentre a volte può arrivare improvvisamente.

mercoledì 27 febbraio 2008



Enunciato: Essendo Dio "infinitamente buono" , non potrà mai causare o essere il male; essendo Dio "onnipresente" è presente in ogni cosa, in ogni momento, e in ogni luogo; essendo dio "onnipotente" può vincere contro ogni forza antagonista.


Paradosso: Assumendo l'esistenza del male in senso cristiano, o Dio non è onnipresente (altrimenti il diavolo sarebbe una sua parte), o Dio non è onnipotente (in quanto il diavolo esiste), o Dio non è infinitamente buono (poiché il diavolo sarebbe una creazione di Dio).



Il paradosso - o questione dell'esistenza del Male - si può enunciare anche come la contraddizione stretta tra due soli principi: quello di onnipotenza e di bontà di Dio, senza attribuire alcuna rilevanza alla questione della "presenza". In tal caso la contraddizione ha solo due termini. Il diavolo (o il male) e Dio vengono così presi in considerazione solo in quanto "princìpi causali" indipendentemente da altre loro eventuali caratteristiche.
In quest'ultimo caso le considerazioni o confutazioni centrate sulla questione della "onnipresenza" non sono valide.
Una proposta di confutazione comune di questo paradosso riguarda la definizione del "male". L'obiezione più frequente è che il male è legato al "libero arbitrio" e non sarebbe possibile senza questo. Il libero arbitrio sarebbe la proprietà per cui la volontà di certe creature dipende solo da sé stessa, e non da dio. È facile riconoscere in questa idea una riformulazione del paradosso stesso piuttosto che una vera risposta. In senso logico causale, infatti: 1) Ha un significato affermare che una cosa, benché creata da dio, in nessun modo dipende da dio? 2) Il fatto di creare un essere dotato di capacità intrinseca di fare il male, e che quindi potrebbe dannarsi, non potrebbe essere di per sé essere già considerata una azione malvagia?
In generale: il libero arbitrio è il concetto che viene più spesso portato a confutazione del paradosso, ma questo stesso concetto è opinabile e paradossale. L'idea che il "libero arbitrio" esista, o che la sua esistenza sia "buona", costituiscono assiomi indimostrabili, e non sono accettati da tutti.
Infine, si osserva che la definizione di "male" dovrebbe essere consistente con la pratica (per esempio, tutti cercano di curare le malattie o di difendersi dalle catastrofi naturali, non considerano "male" solo le azioni prodotte da esseri umani) perciò è comunque difficile trovare una definizione di "male" che racchiude solo cose generate dal libero arbitrio, tralasciando per esempio il caso o la natura, che si assume creata da dio stesso, e mantenere allo stesso tempo una coerenza di discorso.

martedì 26 febbraio 2008

Spiritismo


Lo spiritismo è una dottrina filosofica apparsa nel 1857 in Francia, codificata da Allan Kardec, che è anche evoluta in varie forme di pratica religiosa, alcune delle quali sono forme di sincretismo a cui ci si riferisce con lo stesso nome.
Lo spiritismo si basava sui dialoghi stabiliti da Kardec con quelli che egli riteneva "esseri incorporei", spiriti di persone defunte). Questo suo assunto non era all'epoca né originale né poco comune, credenze di questo tipo ebbero in seguito numerosi proseliti (tra questi numerosi scienziati e filosofi) e le sedute spiritiche erano un'attività frequente tra i suoi contemporanei, seppure in genere per scopi ricreativi.
Lo spiritismo rivendica milioni di aderenti in molti paesi del mondo, tra cui numerosi in America Latina, in particolare in Brasile.
Lo spiritismo non va confuso con lo spiritualismo. L'inflazione del termine è considerata un uso peggiorativo sia dagli spiritualisti che dagli spiritisti.


Etimolgia:


Il termine spiritismo fu utilizzato da Allan Kardec nella sua introduzione de Il libro degli spiriti (Le Livre des Esprits), nel quale egli riportatò i risultati di due anni delle sue investigazioni sui cosiddetti fenomeni paranormali, studiati anche da molti scientisti e filosofi del XIX secolo, e di interviste nelle quali Kardec dialogava con quel che riteneva come spiriti, attraverso svariati medium francesi. Le questioni contenute nel libro riguardano l'origine dell'universo e dell'uomo, l'esistenze fisica e spirituale dell'essere ed i problemi sociali e morali dell'umanità.
Tuttavia l'uso di radici della lingua corrente per comporre la nuova parola, in un contesto in cui le pratiche e idee legate allo spiritismo erano ampiamente diffuse, generalizzò subito il termine per indicare tutto quello che concerne il contatto con l'aldilà, così come si usa oggi in molti paesi.


Fonti prese da Wikipedia, ho preso questo discorso per poi in un futuro parlare id fantasmie fenomeni paranormali.

lunedì 25 febbraio 2008

30 Giorni di Buio




Genere: Horror



Cast: Josh Hartnett, Melissa George, Danny Huston



Regia: David Slade



Durata: 113 minuti



Voto: 6/10



Trama:

Barlow, una città in Alaska. Lì il sole tramonta verso metà novembre per sorgere solo poco prima di Natale. Il giorno prima di affrontare l’abituale periodo di 30 giorni senza sole, lo sceriffo Eben scopre che i cellulari satellitari sono stati distrutti, e non solo, ma anche molte altri fenomeni strani che in una cittadina cosi tranquilla non erano mai successi. Chi sarà stato? Un gruppo di vampiri che approfitterà del periodo di buio per organizzare il più grande blood-party che la storia ricordi…


Critica e Commenti:

Nonostante il tema del vampirismo sia stato molto utilizzato nel cinema, questo film è particolare, si avvicina molto al genere Splatter. Il film non è brutto anzi si può guardare e il tempo scorre abbastanza velocemente, l'unico problema è che a volte cade nella banalità più assoluta e diventa un pò prevedibile. Prendete un film sui vampiri, ambientatelo in una cittadina a fanculo nell'Alaska, metteteci un pò di sangue, e mi sa che bene o male avrete fatto un film simile a 30 Giorni di Buio. Nota positiva: il cast è interessante, e l'ambientazione è intrigante(giusta per un film sui vampiri o su un serial killer). Da uno come Sam Raimi (regista di Spiderman e film cult come L'Armata delle Tenebre e La Casa) ci si aspettava di più, certo non avrà girato lui il film, ma il soggetto è suo.

domenica 24 febbraio 2008

Grazie 1000!

Grazie mille... disse Garibaldi! E grazie mille dico io a tutti voi che venite e date anche una sola occhiata al mio blog. Vorrei ringraziare Wikipedia, dai cui articoli spesso prendo spunto per far luce sulla verità; i vari siti stupidi che mi danno la possibilità di farvi conoscere varie realtà parzialmente conosciute; i siti sulle serie tv ed animate che mi servono per poter essere più preciso nella pubblicazione dei post, sito per me fondamentale è http://www.icavalieridellozodiaco.it/ , ho anche inserito il loro banner nel blog per dare modo a tutti di andare a dargli un'occhiata...

Grazie di nuovo e buon divertimento.

sabato 23 febbraio 2008


Passata la parentesi del Grande Tempio, la Terra si prepara ad un nuovo scontro tra le forze di Atena e quelle di Odino, il dio di Asgard. Infatti nelle gelide lande del nord, Hilda di Polaris, sacerdotessa di Odino viene fatta prigioniera di un misterioso e malefico anello.Grazie a Flare, sorella di Hilda, Atena giunge ad Asgard, ma la situazione non è delle migliori: Hilda ha smesso di celebrare Odino, questo comporta inevitabilmente lo scioglimento dei ghiacci.Atena prende il posto di Hilda, sul picco ghiacciato. Hilda dev´essere sconfitta entro la notte, altrimenti per Atena non ci saranno speranze.Ed ecco presentarsi il primo ostacolo: Thor, dal martello di Mjöllnir.Il potente cavaliere è affrontato da Pegasus, ma invano perché Thor è potentissimo; nel culmine della battaglia arriva Sirio dai 5 picchi e spiega ai cavalieri che per aiutare Atena devono impadronirsi degli Zaffiri di Odino, incastonati nelle armature dei God Warriors. Finalmente la prima vittoria: lo zaffiro di Thor è nelle mani di Pegasus. Sulla via che conduce al palazzo di Hilda i cavalieri di separano.Sirio viene fermato da Luxor, guerriero cresciuto nella foresta, e per il cavaliere di Atena la battaglia è molto difficile.Sostenuto dallo spirito di Shura del Capricorno, Sirio sconfigge Luxor.Il terzo cavaliere ad ostacolare i cavalieri di bronzo è Artax, che viene affrontato da Crystal in una tragica sequenza di morte. Il cavaliere di Odino è innamorato di Flare, sorella di Hilda, fuggita dal palazzo, per cercare aiuto, insieme a Crystal.Quest´ultimo si accorge, a proprie spese, che il suo nemico, non solo è capace di padroneggiare le energie fredde, ma anche la forza del fuoco.Artax non cede le armi, nemmeno quando Flare protegge Cristal con il suo corpo."L´ubbidienza ad Hilda viene prima nel cuore di un cavaliere..." sentenzia Artax, prima di sferrare il suo attacco contro Crystal, protetto da Flare.Dopo aver subito l´attacco Crystal, sorretto dallo spirito di Camus, e Artax si affrontano per l´ultima volta.Il terzo zaffiro è nelle mani di Crystal, quando nell´aria si diffonde una dolce melodia. Mime viene affrontato da Andromeda, ma nemmeno con la Nebulosa riesce a sconfiggere il God Warriors."...dunque hai deciso di attaccarmi col tuo colpo segreto, non ti meravigliare se lo stesso farò io... [...] ...intonata sulle note del tuo cuore la nota finale per te sarà l´ultima".Ma a salvare il Cavaliere di Andromeda giunge Phoenix. Quest´ultimo intravede nell´animo di Mime un conflitto tra due personalità; nel culmine della battaglia la parte malvagia prende il sopravvento, ma le Ali della Fenice riescono a far tornare in sé Mime che spogliatosi dell´armatura affronta, per la difesa di Asgard, Phoenix.Finalmente il quarto zaffiro è nelle mani dei Cavalieri di Atena.Nel frattempo Pegasus rischia la vita assieme a Castalia. Il cavaliere infatti incontra sul suo cammino Megres! Costui è a conoscenza del fatto che Hilda sia posseduta, che i suoi compagni stanno morendo in una lotta ingiusta, ma prova piacere in questo, dal momento che dopo la morte di Hilda, diverrà il padrone di Asgard! Megres, che governa gli spiriti della foresta, imprigiona Pegasus e Castalia in teche di ametista. Sarà Sirio a liberare gli amici dopo una terribile lotta contro Megres. Andromeda per primo giunge a palazzo, ma è ostacolato da Mizar. Arrivano a portare il loro aiuto anche Pegasus e Crystal, ma è proprio il Cavaliere di Andromeda a voler affrontare il God Warriors, mentre i due Cavalieri vengono fermati da una strana presenza.Grazie alla Nebulosa di Andromeda, conquista lo zaffiro dell´avversario, ma l´arrivo improvviso di Shaina lo mette in guardia di fronte alla stella doppia di Mizar, Alcor, colui che aveva sconfitto il Cavaliere del Toro nelle dodici case. Andormeda viene costretto alla resa.A fermare la furia di Alcor è Phoenix che scopre il suo passato tristissimo. Malgrado questo il God Warrior non si dà per vinto e riesce a recuperare lo zaffiro del fratello, necessario per divenire Cavaliere di Asgard. Grazie al Fantasma Diabolico Phoenix scopre che Alcor vuole bene a suo fratello, mentre all´inizio della battaglia lo rinnegava.Per pochi secondi di vita, Mizar parla al fratello scusandosi per la triste sorte che ha subito appena nato; infatti Alcor era stato abbandonato perché secondo le leggi di Asgard si poteva avere solo un figlio.Pentito Alcor porta a casa dei suoi veri genitori il corpo di Mizar, lasciando libera la via ai Cavalieri di Atena per affrontare l´ultimo God Warrior: Orion. Crystal, Andromeda Phoenix e Pegasus vengono sconfitti, solo Sirio che aveva vinto Megres riesce a scoprire il punto debole di Orion.A Pegasus spetta il compito di sconfiggere il settimo Cavaliere dell´Orsa Maggiore.La conquista del settimo zaffiro è vicina, ma il propagarsi nell´aria di una dolce melodia mette freno alla battaglia."E´ Sirya delle Sirene il mio nome celeste, abitante dei mari ... lontana da qui è la reggia in cui vivo, alla corte di re Nettuno" dice il Marin General prima di svelare il motivo per il quale Nettuno ha donato l´anello del Nibelungo ad Hilda. Colmo di rabbia verso Nettuno, Orion cede lo zaffiro a Pegasus e affronta Sirya con il quale si perde nel mare delle stelle.Nulla può più lo fermare se non la parola data ad Orion, mentre Hilda, senza problemi, attacca il Cavaliere di Atena.Ad aiutare Seiya giunge lo spirito di Saga e rinnovato da una nuova forza Pegasus implora la spada di Balbung ad Odino."...i sette zaffiri, disposti sull´elmo di Odino..." dice Hilda prima che dalla statua di Odino compaia la mitica armatura del Dio di Asgard, e con essa la potentissima Balbung.In un attimo di silenzio la divina spada divide in due il malefico anello, mentre lontano dal palazzo Atena cede alla gelida stretta della notte.La terra viene scossa per lo scioglimento dei ghiacci, ma finalmente Hilda si risveglia, liberando la Terra e salvando Atena dalla minaccia dei ghiacci.

martedì 19 febbraio 2008

Eiffel 65


Lo sapevate che sono uno dei pochi gruppi italiani che all'estero ha sbancato?

Incredibile ma vero, gli Eiffel 65 fanno parte di uno di quei pochi gruppi italiani che all'estero ha avuto veramente successo! Vi presento una breve riepilogo della loro nascita e dei loro successi, fino allo scioglimento definitivo.

Le Origini

Gruppo dance/electro-pop italiano nato nel 1998 negli studi della casa discografica blissCo. La formazione originale degli Eiffel vede impegnati nel progetto il dj Gabry Ponte (all’anagrafe Gabriele Ponte), il musicista Maurizio Lobina (in arte Maury) ed il front-man nonché vocalist Jeffrey Jey, alias Gianfranco Randone (originario di Francofonte in provincia di Siracusa). Il nome del gruppo è frutto della scelta casuale di un computer che individuò in un elenco di possibili nomi la parola "Eiffel", alla quale fu aggiunto per errore il numero 65 le cui cifre facevano parte di un numero telefonico.

Gli Inizi

I tre fondano il gruppo in questione nell’ambito della composizione di Blue (Da Ba Dee), canzone nella quale per loro stessa ammissione non nutrivano grandi speranze in termini di vendite. Il disco viene pubblicato negli ultimi mesi del ’98 e senza "deludere le aspettative" non riscuote un particolare successo e pare sia destinato a finire nel dimenticatoio. Circa cinque mesi dopo il disco viene recuperato dall’emittente lombarda Discoradio, radio locale che trasmette nel Nord-Centro Italia, specializzata in musica da club. A questo punto scocca la scintilla e Blue passa dall’anonimato alla fama nazionale e sull’onda del successo viene pubblicata anche al di fuori dei confini italiani (Inghilterra, Germania, Francia, Canada, Australia, Spagna, Danimarca, Russia, Olanda, Irlanda, USA e moltissime altre nazioni europee che non sto qua a citarvi) approdando nelle varie classifiche raggiungendone in molti casi la vetta. A questo primo disco ormai entrato nella storia della musica moderna fa seguito a quasi un anno di distanza Move your body, anch'essa hit da dancefloor e allo stesso tempo irraggiungibile nelle classifiche di vendita in molti paesi, alla cui composizione partecipa il dj Roberto Molinaro. Il disco precederà l’uscita del primo album del gruppo, Europop (1999), un ottimo compromesso tra eurodance e ballate elettroniche. Come è facile aspettarsi anche in questo caso gli Eiffel 65 fanno centro arrivando a vendere con questo singolo album più di 4 milioni di copie nel mondo di cui 3 milioni solamente negli States (traguardo fino allora impensabile per un artista italiano), diventando così la band italiana di sempre ad essere riuscita a vendere più copie negli Usa. I tre chiudono il millennio con Too much of heaven, traccia estratta dal disco Europop.
A questo punto per gli Eiffel inizia un tour mondiale che li vedrà addirittura protagonisti a Los Angeles davanti a 75 mila persone nello stadio dei Dodgers e che li condurrà anche a sostenere l’impressionante serie di sei esibizioni nell’arco di 24 ore in tre stati diversi. Durante questo periodo di promozione musicale (di circa un anno), il gruppo intanto continua a dedicarsi alla composizione di nuovi brani che andranno poi a costituire la track-list del secondo album: Contact! (2001). Il disco in questione, si discosterà in parte dal primo album. Infatti, mentre Europop risentiva particolarmente delle influenze della dance, il suono di Contact! trova le sue origini essenzialmente nelle melodie anni ’80. A conferma di tutto ciò nel disco svetta come ultima traccia 80’s stars, brano che riprende il ritornello di Centro di gravità permanente di Franco Battiato. Questa traccia è presente solamente nella versione italiana dell’album. Per l’estero il disco presenta come ultimo brano World in the world, sostituta più che eccellente. Da questo secondo album verranno tratti i singoli One goal, Back in time, Lucky (in my life) ed 80’s stars. Verrà inoltre pubblicata su vinile Losing you per il solo mercato canadese.
Nel 2002 il gruppo abbandona la Warner Music che aveva distribuito i precedenti dischi per esordire in estate, supportati dalla Universal, con Cosa resterà (In a Song). Il pezzo riprende in parte la linea melodica di Now is forever, e conferma la scelta di adottare nel cantato l’italiano alternato all’inglese.
Segue una pausa di parecchi mesi, dove il gruppo rimane assente dalle scene musicali.

Dopo la Pausa

Nel 2003 gli Eiffel tornano sulla scena tramite il Festival di Sanremo debuttando con la canzone Quelli che non hanno età. Snobbati da una giuria che sconosceva quel tipo di musica, si classificano 15esimi. Un risultato mediocre per un gruppo che sino ad allora aveva venduto quasi 15 milioni di dischi nel mondo. A premiare l’audacia del gruppo tuttavia saranno le vendite: il disco risulterà primo su tutti i brani presentati alla manifestazione canora a dimostrazione del fatto che il gruppo musicalmente ci sa fare.

Il terzo Album

In concomitanza con il festival di Sanremo, esce il terzo album della band intitolato semplicemente Eiffel 65 (2003). In questo disco la dance occupa una posizione marginale a vantaggio di brani più lenti che tendono ad un pop contaminato da un’elettronica. Ciò che distingue il disco dagli album precedenti é inoltre l’uso esclusivo della lingua italiana nei testi salvo poche eccezioni.
Il 16 maggio 2003 esce Viaggia Insieme A Me, che verrà remixata da Roberto Molinaro in chiave Dance.
In inverno, sempre Roberto Molinaro remixa una canzone pop contenuta nell'album, cioè Una Notte E Forse Mai Più, e poco prima dell'estate esce Voglia Di Dance All Night.
Nel 2004 viene realizzata una versione di Eiffel 65 cantato completamente in inglese inizialmente destinata al mercato estero. Il disco invece verrà pubblicato solamente in Italia probabilmente perché giudicato non adatto al mercato straniero. In estate esce la loro ultima canzone, Tu Credi remixata da Roberto Molinaro e dal tastierista Maury, contenuta nel singolo di Voglia Di Dance All Night.
Dopo la fine dell'estate, gli Eiffel decidono di prendersi una pausa dopo anni di lavoro.

La Fine del Gruppo

L'8 marzo del 2005 Gabry Ponte, impegnato fin dal 2001 in un progetto solista parallelo a quello del gruppo, in comune accordo con la band, esce dal progetto per l’impossibilità di coniugare il suo impegno con quello degli Eiffel 65 e per via del loro annunciato cambiamento di sonorità. Il 16 maggio 2006 il duo decide di lasciare dopo 14 anni la casa discografica torinese che li ha visti crescere artisticamente.

venerdì 15 febbraio 2008

Bollato fino ad ora come patologia psichiatrica sarà oggetto di studio presso il Cdc di Atlanta.

ATLANTA (USA) - Per anni erano stati bollati come dei pazzi. Ma ora sarebbero stati riconosciuti semplicemente come i portatori di una malattia sconosciuta. Una sindrome che fa spuntare dalla pelle fibre colorate sconosciute e granuli neri, con un prurito tale che le persone colpite si grattano fino a sfregiarsi. Sintomi lamentati da migliaia di americani e che ora potrebbero essere riconosciuti portatori di una patologia specifica: il morbo di Morgellons.

LA MALATTIA - Il morbo di Morgellons, bollato per anni dalla comunità scientifica come una patologia psichiatrica, è ora oggetto di studio da parte dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l'organo statunitense di ricerca e prevenzione della malattie.Lo studio, condotto in collaborazione con la divisione di ricerca del consorzio medico "Kaiser Permanente" della California del nord, va a colmare anni di fenomeni di autoaggregazione spontanea di persone colpite dagli stessi sintomi. La maggior parte dei pazienti, liquidati come matti e accusati di procurarsi da soli le lesioni, si è riunita dal 2002 in una fondazione, la Morgellons Research Foundation, creata da Mary Leitao, che ha anche coniato il nome del morbo su una patologia simile descritta nel 1600. Il sito della fondazione ha 11.000 iscritti, la maggior parte abitanti in California, Texas e Florida: lamentano tutti strani fenomeni della pelle come forte prurito, granuli catramosi e filamenti bluastri, rossi e traslucidi che emergerebbero dalle lesioni. In molti hanno ricevuto la diagnosi di «allucinosi parassitaria», l'ossessione di essere invasi da parassiti.

NUOVO STUDIO - La patata bollente è passata infine ai Cdc che, spiega Michele Pearson, esperto dell'agenzia americana, hanno deciso di occuparsi di questa «condizione cutanea sconosciuta», dopo aver ricevuto molte richieste di intervento, in media cento al mese da novembre 2006, da parte di cittadini e medici, ma anche membri del Congresso. I pazienti coinvolti nello studio, il primo finalmente condotto per scoprire cause e trattamenti del morbo di Morgellons, si sottoporranno a esami medici, dermatologici e psichici, inclusi esami del sangue e biopsie cutanee. I primi risultati per risolvere il mistero si aspettano per la fine dell'anno. Precedentemente ci aveva provato Randy Wymore, del Centro per lo studio del morbo di Morgellons della Oklahoma State University's Center for Health Sciences di Tulsa, raccogliendo le fibre che uscirebbero dal corpo dei pazienti e sottoponendole ad analisi nel laboratorio del dipartimento di polizia di Tulsa. I filamenti sono stati confrontati con i 90.000 composti presenti nel database del laboratorio, senza trovare nulla di simile. Le fibre, bruciate a 700 gradi, si sono annerite ma non distrutte.

LA PROFEZIA MAYA
La civiltà Maya raggiunse traguardi scientifici notevoli, per contare gli anni utilizza stelle e pianeti: il "Grande Conto", basato sui movimenti del pianeta Venere. Essi divisero il tempo in una serie di cicli che cominciavano dalla nascita di Venere. Ogni ciclo durava 1 milione e 872 000 giorni. Il ciclo che ora stiamo vivendo ha avuto inizio il 13 agosto dell'anno 3114 prima di Cristo e finirà il 22 dicembre 2012 dopo Cristo. I Maya erano del tutto sicuri dell'attuale ciclo ed erano altrettanto convinti che fosse l'ultimo. Quando il mondo avrà completato questo ciclo, dicevano, finirà fra disastrose inondazioni, terremoti e incendi: uno scenario molto simile alle profezie del Nuovo Testamento.
In molte religioni ci sono profezie che coincidono nell'affermare che stiamo vivendo un periodo particolarmente difficile, che annuncia un passaggio dell'umanità verso una nuova era. .. I Maya, qualcosa che abbiamo conosciuto soltanto nel 1500 con l'invasione degli spagnoli, hanno previsto tutto questo, perché è tutto scritto. Facendo uno studio scientifico e religioso sul funzionamento dell'universo sono riusciti a leggere nelle leggi imperscrutabili del cosmo, a scoprire gli effetti e le cause. Quali sono gli effetti che causiamo noi alla Terra, alla galassia, al cosmo, con il nostro comportamento e quali sono gli effetti dei movimenti degli astri nel nostro comportamento. Quello che resta incomprensibile è com'è possibile che da un calendario si possa desumere tutto questo? Allora spieghiamo un attimo cosa significa il calendario per i Maya. Questo calendario è così preciso, fatto da sacerdoti che erano anche astronomi, filosofi e scienziati, che l'eclissi solare dell'11 agosto 1999 si è verificata con 33 secondi di ritardo rispetto al tempo previsto dai Maya, previsione fatta intorno al 3.000 a.C.! La cosa che va sottolineata maggiormente è che lo scopo principale del calendario non era quello di stabilire con precisione le date degli avvenimenti, era lo strumento principale per raccordare le azioni degli uomini e dei capi Maya con tutto il movimento dell'universo. L'azione doveva concordare con l'equilibrio universale. Le decisioni dei Re dovevano essere concordanti con i ritmi cosmici. Quindi ci doveva essere un equilibrio tale che doveva essere preso da questi movimenti riportati nel calendario. Ecco perché i nostri scienziati, quando sono andati a fare gli scavi si sono trovati di fronte a dei monumenti che sicuramente erano stati costruiti nel II° secolo dopo Cristo, due monumenti uguali, soltanto che uno riportava tutti gli avvenimenti di 3.000 anni prima e uno gli avvenimenti di 90.000 anni dopo. E non si riusciva a spiegare perché costruivano quei calendari che non servono per le datazioni.
I Maya hanno scoperto che così come la Terra gira intorno al Sole, tutto il sistema solare nel quale anche la Terra si trova gira intorno alla galassia, fa un giro e il calendario Maya dura 25625 anni, non dura 365 giorni. È come se fosse l'anno galattico e non l'anno terrestre! Lo studio sul Sole che hanno fatto ha permesso loro di scoprire che il sistema solare intero si muove, che l'universo ha dei cicli periodici di tempo che iniziano e che hanno un termine, come il giorno e la notte. Essi scoprirono che il sistema solare percorre una ellisse che ha come centro il centro della galassia. Questo vuol dire che il Sole e tutti i suoi pianeti si muovono in cicli, in relazione alla luce centrale della galassia, che loro chiamavano Unabku, un cosa viva, intelligente, il Dio dell'universo. Essi hanno stabilito che questa ellisse, questo giro completo che compie il sistema solare dura 25625 anni, il ciclo di un anno galattico, ma loro lo consideravano come un giorno galattico. Dicevano che alla metà di questo percorso, circa 12.800 anni, siamo più vicini al centro della galassia, come avviene per noi con le stagioni. I Maya avevano scoperto che quando il sistema solare andava agli estremi della galassia era la notte, lontano dal Sole; quando si riavvicinava era il giorno. Questo mezzo giro dura 12.800, quindi abbiamo 12.800 anni di giorno e 12.800 di notte. Così scopriamo che esiste un mattino galattico, è il momento in cui lasciamo l'oscurità della notte per entrare nella luce. Esiste il giorno pieno dove il Sole centrale si fa sentire con maggiore intensità e calore ed è l'età di pieno sviluppo delle civiltà, in cui esprimono il meglio di se stesse. Quindi viene la sera, il momento di incertezza, il momento di ansia, dove la luce comincia a mancare. Il quarto ciclo è il vespro dove si realizza un coscienza di tutti i fatti avvenuti, come quando alla sera ci facciamo un esame di coscienza, il momento dei resoconti. Infine ci sarà la notte, la parte più lontana dalla luce, in cui comunque l'occhio rimane attento e vigile in attesa che spunti la nuova alba. Questo é il giorno galattico, questo é l'anno galattico. Se abbiamo capito questa situazione, vi rendete conto che i Maya non facevano il calendario dall'esterno, dicevano soltanto che adesso siamo nel 2000 e stiamo vivendo il passaggio, domani saremo in un certo modo perché abbiamo sperimentato una cosa e avremo un bagaglio diverso; e tutta questa sperimentazione durava appunto 25.625 anni, altro che un ciclo di vite per fare esperienze! Loro vivevano all'interno del calendario che era la loro vita, perché era il momento in cui si rapportavano con il loro esterno e interno. Quindi quando parliamo di profezie Maya non esistono profezie, esistono delle previsioni, delle descrizioni di ciò che sta avvenendo e non di ciò che avverrà; è l'evoluzione dell'uomo, attraverso un ciclo che inizia, poi finisce, poi ricomincia un altro ciclo e così via.
Gli ultimi 20 anni vengono chiamati dai Maya "il tempo del non tempo", perché è il periodo in cui siamo nel momento in cui non è giorno ma nemmeno notte: é prima dell'alba. Questo periodo loro lo indicano negli ultimi 13 anni perché lo fanno partire dal 1999. .. In questo periodo apparirà una .. cometa o asteroide e sarà molto dannosa per l'umanità. La sua traiettoria potrebbe essere d'impatto sulla Terra. .. Intanto è vero, l'Inghilterra nel 1999 ha dichiarato pubblicamente che ha istituito una task force; gli americani sono già 7-8 anni che hanno questa task force alla NASA. Tutti sono in allerta perché è possibile che ci sia un asteroide o una cometa che possa impattare sulla Terra. Ma è degli ultimi anni la diramazione ufficiale in tutti i giornali della notizia che esiste una fascia di asteroidi che si sta avvicinando molto pericolosamente alla Terra, e che con probabilità discutibili, che vanno dal 20% al 75%, una di queste asteroidi potrebbe impattare sulla Terra.

domenica 3 febbraio 2008


Kevin Michael Costner è un attore e regista statunitense. Ha lontane origini tedesche, irlandesi e Cherokee (discendente di una popolazione indiana dell'Oklahoma).
Alla consegna dei Premi Oscar 1991 gli è stata assegnata la statuetta come miglior regista. Il riconoscimento è giunto alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa, per il film Balla coi lupi che ha vinto anche l'Oscar al miglior film.
Successivamente, però, Costner non è riuscito a bissare il grande successo riportato, in particolar modo dopo il fiasco clamoroso di Waterworld (1995, da lui prodotto ed interpretato e che fu il film più costoso girato sino ad allora) e de L'uomo del giorno dopo.
Negli anni 2000 ha interpretato per lo più commedie, ma anche film d'impegno (Thirteen Days) o thriller (Il segno della libellula - Dragonfly).
Nell'estate 2007 Costner ha intrapreso una nuova carriera: quella della rock and roll star. In settembre, alla guida di una band e imbracciando una chitarra acustica elettrificata ha tenuto nel Nuovo Messico un concerto a titolo gratuito per le riprese del film che ha in progetto di realizzare, "Swing Vote". ( Notizie prese da wikipedia)


Ora non per fare l'avvocato del diavolo, ma secondo me i due film "fiasco" di Costner, Waterworld e soprattutto L'uomo del giorno dopo, sono direi accettabile. Prendiamo film di registi come Almodovar o Ferzan Ozpetek sono delle palle allucinanti e comunque considerate dei capolavori dalla critica. Provate a vederli vi fate due coglioni mai visti!

Invece con i film di Costner il tempo vola, certo non saranno Colossal ma almeno non ti vanno venir voglia di suicidarti durante la loro visione.

Tutto questo per dire che le critiche rivolte al grande Kevin sono assolutamente gratuite e senza senso, la mia proposta è: invece di far criticare i film da questi professoroni ispiratissimi e tutti pieni di sè, fateli criticare direttamente dal pubblico, certo non saranno tutti laureati e intenditori ma l'importante è che il film piaccia sia esso una commedia e una rottura di palle tipo Saturno Contro.



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